Porta Rudiae
Aperta sul braccio delle mura orientali della Città, Porta Rudiae è la più interessante e la più antica delle porte di Lecce, quella che volge verso l’antica città distrutta di Rudiae, da cui ha preso nome.
La porta originale crollò verso la fine del XVII secolo ma fu generosamente ricostruita nel 1703, dal patrizio leccese Prospero Lubelli. La porta è costituita da un unico fornice, inquadrato da colonne binate che poggiano su di un alto podio e sorreggono un fregio in cui sono allocati i busti dei mitici fondatori della città: Licio Idomeneo, eroe profugo troiano, trapiantato a Lupiae secondo la tradizione, Malennio, Dauno ed Euippa. Sotto il busto di Malennio si legge: “ Io sono il re e il fondatore della città, Malennio, figlio di Dasumno e nipote di Salo”. Sotto il busto di Dauno si legge: “ Io sono il re Dauno, figlio di Malennio, illustre per il mio regno e il maneggio delle armi”. Sotto il busto di Euippa si legge: “Euippa, sorella di Dauno, sopravissuta al fratello, con mano di donna seppi stringere lo scettro avito”. Sotto il busto di Idomeneo si legge: “ Io Lizio Idomeneo, col matrimonio di Euippa, ottenni la città che mio suocero aveva fondato, e la ingrandìì”.
Questa porta è detta anche di Sant’Oronzo, poiché è ad esso consacrata, così come si legge dall’iscrizione sul fastigio del coronamento: “A Dio ottimo Massimo, al Divo Oronzio Patrono della Città e della Provincia, che sempre aveva protetto la regione, Prospero Lubelli, Patrizio leccese, ebbe cura di dedicare questo nuovo arco, che guarda l’antica Rudiae. E poiché Egli non guardò a spese, pur di costruirlo più augusto e sontuoso di quello antico che era crollato, Cesare Belli Sindaco, suocero ed erede del mugnificente signore, col consenso unanime del Municipio di Lecce, volle che qui ne fosse ricordato il nome (quantunque altrimenti avesse ordinato nel suo testamento)”. La statua di Sant’Oronzo, che sovrasta il fastigio, è affiancata dalle statue di San Domenico di Guzman e di Sant’Irene, protettori minori di Lecce.