Palazzo Turrisi
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L’antico palazzo nobiliare appartenuto ai Palumbo e ai Turrisi, e poi passato alla Curia Arcivescovile, sorge tra via Marco Basseo, vico dei Sotterranei e corte degli Anibaldi. L’impianto originale risale al XVII secolo, anche se interventi successivi ne hanno modificato in gran parte l’assetto. Di forma quadrangolare, si sviluppa su due piani, con la sola fabbrica orientale articolata in un parziale piano seminterrato e in uno rialzato. Il prospetto principale su via Marco Basseo è caratterizzato da due ampi portali d’accesso in pietra leccese, uno dei quali è sormontato da uno stemma gentilizio. Ad angolo con la corte degli Anibaldi, si inserisce una slanciata colonna, sormontata da un capitello composito a sostegno della statua dell’Immacolata, collocata in una nicchia ricavata nello spigolo. La figura della Madonna è rappresentata con le mani giunte rivolte al petto, avvolta in una veste e in un mantello ricadente in spesse pieghe, che calpestano la falce di luna e un mostruoso serpente la cui coda ricade inerme su morbide nuvole. Questa soluzione angolare, assai frequente a Lecce, si inserisce in quella concezione barocca che propone, anche su scala urbana, una continua ricerca di elementi decorativi funzionali a trasformare angoli e asperità in raccordi scenografici. L’ingresso di via Marco Basseo introduce in un monumentale arco scoperto, caratterizzato dalle ricche modanature architettoniche, dai mensoloni del ballatoio pensile munito al primo piano di balaustre e grandi arconi che sostengono le coperture. Nell’atrio si sviluppa la scala coperta da volte rampanti a botte che conduce al primo piano. Gli ambienti presentano coperture diverse, in parte costituite da volte e in parte da solai lignei. Alcuni ambienti del primo piano si affacciano all’esterno con ampie porte finestre munite di sobri balconi.
Turrisi Palace
The ancient aristocratic palazzo once belonging to the Palumbo and Turrisi families and then to the bishopric, rises at the crossroads of the streets ‘via Marco Basseo’, ‘vico dei Sotterranei’ and ‘corte degli Anibaldi’. The original plan dates back to the 17th century, although further restructuring has largely changed its structure. The quadrangular building, is built on two floors; the East side only is divided into a basement and a first floor. The main façade, on ‘via Marco Basseo’, has two large entrance portals in pietra leccese limestone, one of which is surmounted by an aristocratic coat of arms. The corner with ‘corte degli Anibaldi’ bears a slender column, with a composite capital, surmounted by the Madonna in a corner niche. The figure of the Madonna is represented with hands folded on her chest, wrapped in a robe and a cloak falling in thick folds, that trample the crescent moon and a monstrous snake whose tail falls defenseless onto soft clouds. This angular solution, rather frequent in Lecce, is part of the Baroque conception of continuous research for decorative elements to turn corners and uneven surfaces into striking connections. The entrance on ‘via Marco Basseo’ leads through a monumental uncovered archway with rich architectural mouldings, including the corbels of the gallery, with balustrades on the first floor and large arches supporting the ceilings. In the atrium, the barrel-vaulted hall staircase leads up to the first-floor. The rooms have different ceilings: some vaulted and some wooden. Some of the rooms on the first floor have large French windows with sober balconies overlooking the street.