Duomo Dell'Assunta
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Il Duomo di Lecce è dedicato all’Assunta. Costruito in epoca normanna (1114) per iniziativa del Vescovo Formoso, fu ristrutturato al tempo degli Svevi (1230) da parte del vescovo Volturio e definitivamente modificato dal Vescovo Luigi Pappacoda, in epoca barocca, tra il 1659 e il 1670, per opera di Giuseppe Zimbalo. L’attuale edificio, che mantiene in gran parte l’impianto antico, si sviluppa in due ordini e possiede due facciate differenti: la principale, orientata a nord-ovest e quella secondaria volta a Oriente. Quest’ultima è stata realizzata per esaltare il protettore della Città, Sant’Oronzo, e per arricchire lo spazio scenografico della piazza in una quinta scultorea che offre un saggio straordinario delle capacità plastiche degli scalpellini leccesi. I Santi scolpiti nelle due facciate sono: gli Apostoli Pietro e Paolo, Gennaro e Ludovico da Tolosa con l’Assunta e il Cristo, posti in asse con l’ingresso nel prospetto principale; Oronzo, Giusto, Fortunato e due Virtù nel prospetto secondario. Lo stemma araldico del vescovo Pappacoda domina il fastigio del portale laterale, quasi a suggellare la preminenza della sua volontà di committente. L’interno della Cattedrale, a croce latina con ampio transetto, si sviluppa in forma basilicale a tre navate, delle quali la centrale e il transetto sono arricchiti da un elegante cassettonato ligneo impreziosito dalle tele della Predicazione, del Martirio e del Patrocinio di Sant’Oronzo, dell’ultima cena e dell’Assunta, opere di Giuseppe da Brindisi e Carlo Rosa. A partire dalla navata sinistra, vi sono gli altari dedicati a San Giovanni Battista (1670), alla Natività (di Gabriele Riccardi, 1545), a San Fortunato (1674), a Sant’Antonio (1674 di G. Zimbalo), all’Immacolata (con la statua di N. Fumo, eseguita nel 1689), a San Filippo Neri e l’Altare Maggiore; nella navata destra vi sono l’Altare dell’Addolorata, quello di San Giusto (1656 del Coppola), di San Carlo (1692 di Antonio Della Fiore), di Sant’Andrea Apostolo, di Sant’Oronzo (di G.A. Larducci) e del Crocifisso. Lo spazio interno è suddiviso da pilastri a semicolonne. Le navate laterali sono coperte con volte a spigolo alla leccese decorate a stucco mentre la navata centrale e il transetto sono coperti da capriate con plafone ligneo. In corrispondenza della crociera vi è la cripta, cui si accede in prossimità del pulpito, la quale risale alla fase dell’antica Cattedrale medievale. Questo invaso, sorretto da 92 colonne con eleganti capitelli è stato completamente ristrutturato nel Cinquecento.
The Cathedral of Lecce is dedicated to the Assumption of the Virgin Mary. It was built in Norman times (1114) at the behest of Bishop Formoso, and renovated at the time of the Swabians (1230) by Bishop Volturio and finally modified by Bishop Luigi Pappacoda, in the Baroque period, between 1659 and 1670, entrusting Giuseppe Zimbalo with the renovation works. The present building, which largely retains the ancient layout, is divided into two orders and possesses two different façades: the main prospect, oriented towards North-West and a secondary towards East. The latter was built to exalt the protector of the city, Sant’Oronzo, and to enrich the visual impact of the square with a group of five sculptures that are evidence of the great skill of Lecce’s craftsmen. The saints sculpted into the two façades are the following: the Apostles Peter and Paul, Januarius and Ludovic of Toulouse with the Assumption of the Virgin and Christ, lining the entrance, on the main façade; Oronzo, Giusto, Fortunato and two Virtues on the secondary façade. The coat of arms of Bishop Pappacoda dominates the lateral entrance’s lintel as if to seal the pre-eminence of his will as the commissioner. The interior of the Cathedral is built according to a three-nave basilica plan in the shape of a Latin cross with a large transept; the central nave and transept have wooden coffered ceilings, further enhanced by paintings depicting the Preaching, Martyrdom and Patronage of St Oronzo, the Last Supper and the Assumption of the Virgin Mary, by Giuseppe da Brindisi and Carlo Rosa. In the left nave the altars are respectively those dedicated to St John the Baptist (1670), the Nativity (Gabriele Riccardi, 1545), St Fortunato (1674), St Anthony (1674, Giuseppe Zimbalo), the Immaculate Conception (with a statue by N.Fumo in 1689), St Filippo Neri and the Altare Maggiore (main altar); the right nave is embellished with altars dedicated to the Addolorata (Our Lady of Sorrows), St Just (Coppola, 1656), St Charles (Antonio Della Fiore, 1692), St Andrew the Apostle, St Oronzo (G.A Larducci) and the Cross. The interior is divided by pillars. The lateral naves are covered with Lecce style vaults with stucco decorations, whereas the central nave and the transept have wooden coffered ceilings. The crypt can be reached through a staircase near the pulpit and dates back to the ancient medieval structure. The chamber, supported by 92 columns with elegant capitals, was entirely renovated in the 16th century.