La Chiesa fu realizzata tra il 1738 e il 1742 per i frati Fatebenefratelli che gestivano nel convento attiguo un ospedale intitolato a Santa Maria della Pace. L’edificio, sorto su un luogo di una chiesa preesistente, fu costruito su progetto dell’architetto Mauro Manieri. Il prospetto, assai sobrio, č caratterizzato dal movimento della superficie muraria generato dall’arretramento dei due corpi laterali e dall’articolazione in due ordini sovrapposti, suddivisi da una robusta cornice marcapiano e conclusi da una terminazione mistilinea ad archi inflessi. L’ordine inferiore, scandito dalla successione di quattro paraste doppie sormontate da capitelli corinzi, accoglie un alto portale d’ingresso concluso da una semplice trabeazione piatta; quello superiore, invece, presenta nel mezzo una finestra, ornata da eleganti volute di raccordo con elementi fogliacei e festoni. L’interno, a pianta rettangolare e a navata unica, presenta una superficie muraria scandita da lisce paraste corinzie, ritmate dalla presenza di due cappelle laterali. L’altare maggiore accoglie la tela raffigurante la visione di San Giovanni di Dio, dipinta da Bonaventura Manieri, figlia dell’architetto Mauro. All’interno della chiesa erano custodite, inoltre, alcune statue in cartapesta degli inizi del XX secolo, oggi conservate in un locale del Castello di Carlo V, tranne quella raffigurante la Madonna Orante, che č ancora visibile in chiesa.