Chiesa Di Santa Maria Della Provvidenza
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La Chiesa di Santa Maria della Provvidenza, originariamente annessa al Monastero delle Alcantarine, voluto e finanziato dal chierico Francesco Antonio Riccio, fu iniziata nei primi anni del ‘700 dall’architetto Giuseppe Cino. Dal 1724, per volontà del committente Giuseppe Angrisani, barone di Torchiarolo, il progetto fu modificato e seguito dall’architetto Mauro Manieri. Dopo la soppressione della comunità religiosa nel 1809, la chiesa fu affidata alla Confraternita di Maria SS. della Provvidenza, mentre il monastero fu demolito nel 1835. La facciata della chiesa, caratterizzata da un andamento ascensionale, è divisa in tre ordini. Nella parte inferiore, la superficie è scandita dall’alternanza di paraste doppie, con il fusto in parte scanalato e in parte liscio, e nicchie che accolgono le sculture lapidee di San Francesco e San Michele Arcangelo a sinistra e San Raffaele Arcangelo e Sant’Antonio da Padova a destra. Il portale centrale, inquadrato da una sobria cornice, su cui si imposta un timpano dal profilo mistilineo, è arricchito da volute e racemi penduli. Il secondo ordine, al di sopra della trabeazione, raccordato da volute doppie e pigne angolari, accoglie nella specchiatura centrale la finestra dal profilo mistilineo, mentre ai lati le paraste, due nicchie con le sculture di San Pietro d’Alcantara a sinistra e San Pasquale Baylon a destra. Il timpano curvilineo, in corrispondenza della finestra, è ulteriormente inquadrato da un fastigio raccordato da altre due pigne angolari e da sottili volute e uno svettante frontone classico. Il prospetto laterale risulta scandito da piatte lesene nella parte inferiore e da robusti contrafforti in quella superiore. La chiesa presenta un impianto rettangolare ad aula unica, con tre cappelle di modeste dimensioni per ciascun lato e presbiterio a terminazione piatta. Al di sopra delle tre arcate a tutto sesto, alternate alle paraste, si aprono coretti schermati da gelosie in legno dipinto e in asse con questi le finestre dal profilo mistilineo. Motivi decorativi vegetali e catene di volute di stucco raccordano con sobria ricercatezza ornamentale le arcate alle gelosie e alle paraste, con echi intorno alle finestre. Tra le opere scultoree in cartapesta, si segnalano la Madonna delle Grazie o della Provvidenza, anche nota come la Madonna delle ciliegie e il Sant’Antonio Abate di Antonio Maccagnani, la cui devozione fu introdotta nei primi del Novecento, quando la omonima confraternita e la statua furono accolte nella chiesa di Santa Maria della Provvidenza. Tra i dipinti, si segnalano le tele settecentesche della Madonna con Bambino e Santi sul primo altare a destra, della Crocifissione e Santi sul primo altare a sinistra, dell’Adorazione dei Pastori di Diego Bianchi nel presbiterio e dell’Annunciazione, attribuita a Oronzo Tiso in controfacciata.

CHURCH OF S. MARIA DELLA PROVVIDENZA or of the ALCANTARINE
The Church of Santa Maria della Provvidenza, originally adjacent to the Alcanterine monastery, was built at the beginning of the 18th century by Giuseppe Cino, at the behest of the cleric Francesco Antonio Riccio who financed the project. In 1724, according to the wishes of Giuseppe Angrisani, Baron of Torchiarolo, the plans were changed and the architect Mauro Manieri undertook the work. After the suppression of religious orders in 1809, the church was entrusted to the Confraternity of Maria SS della Provvidenza whereas the monastery was demolished in 1835. The façade of the church, rises steeply upwards and is divided into three orders. The lower order is marked by alternating double pilasters, both fluted and smooth, niches with stone statues of St Francis and the Archangel St Michael on the left, and St Raphael and St Anthony of Padua on the right. The central portal is encased in a sobre cornice, with a mixtilinear tympanum, with volutes and pendent racemes. The second order above the trabeation has double volutes, stone pine cones on the corners and a central window, columns on the sides, two niches with sculptures of St Peter of Alcantara, on the left, and St Pasquale Baylan, on the right. The curvilinear tympanum, in line with the window, is framed by a fastigium with two pine cones at the corners, slender volutes and a classical pediment. The side is decorated with flat pilasters in the lower order and strong buttresses in the upper. The church is rectangular with a single chamber, with three small chapels on each side and a flat-ended presbytery. Above the three rounded arches, alternating with columns, are the choirs enclosed by painted wooden screens in line with the windows. Floral decorations and stucco spirals link the arches of the choir-screens to the columns with refined sobriety and similar decorations surround the windows. There are several papier-mâché sculptures including the ‘Madonna delle Grazie’ or della Provvidenza, also known as the Madonna of Cherries and Sant’Antonio Abate by Antonio Maccagnani, his cult introduced at the beginning of the 20th century, when the confraternity and the statue were transferred to the Church of Santa Maria della Provvidenza. On the first altar on the right, hangs a painting of the Madonna and Child and Saints (18th century), the Crucifixion and the Saints on the first altar on the left; in the presbytery, the Adoration of the Sheperds by Diego Bianchi and the Annunciation, attributed to Oronzo Tiso, on the counter-façade.