Squinzano

SquinzanoSquinzano è uno dei comuni più a nord della provincia di Lecce. La tradizione attribuisce il suo toponimo a una matrice romana poiché il casale fu assegnato al centurione Quinzio a seguito della conquista romana del Salento
Nelle seconda metà del XII secolo la cittadina assorbì la vicina città messapico romana di Valesio ingrandendosi e accogliendo numerosi profughi. Squinzano successivamente subì numerose dominazioni tra le quali la più significativa fu quella normanna ma fu anche ripetutamente saccheggiata sia dai goti che dai turchi.
Dal XI e XIV secolo le vicende della città corsero parallelamente a quelle della contea di Lecce: fu infatti possesso degli Orsini del Balzo, di Ferdinando d'Aragona finché fu dichiarata città demaniale nel 156O rendendosi in tal modo indipendente da Lecce.
Nel 1633 divenne possesso dei Brancaccio e poi degli Erriquez ed infine dei Filomarini.
Fu proprio il nobile spagnolo Don Giovanni Erriquez a ordinare la costruzione dell'attuale convento inauguratoAbbazia Santa Maria Cerrate Casale nel 1625 ed edificato accanto all'attuale Chiesa Matrice. Il complesso così sorto è una delle attrattive più significative della città poiché mantengono un aspetto cinquecentesco nella facciata a lesene e ai portali.
Di notevole fascino è anche la Chiesa Romanica di Santa Maria di Cerrate del secolo XII probabilmente edificata su una struttura preesistente basiliana.Chiesa SS AnnunziataSecondo la storia locale pare che a volere l'edificazione sia stato il normanno re Tancredi conte di Lecce. Si narra infatti che un giorno durante una battuta di caccia il re si trovò di fronte una cerbiatta, volendola catturare cominciò a seguirla fino al suo nascondiglio; entrato nel luogo vi trovò l'immagine della Madonna, a quell'immagine Tancredi si inchinò e decise di edificare un santuario in suo nome affidando la gestione ai monaci Basiliani.
L'importanza dell'abbazia crebbe fino a quando i monaci annessero la biblioteca uno scriptorium e il frantoio.
Dal punto di vista architettonico, la chiesa esprime tutto il fascino dello stile del XII secolo.
Il portale della facciata è ornato da sculture raffiguranti: San Michele Arcangelo, la Visitazione, la Natalità,l'adorazione dei luoghi, il Battesimo di Cristo.
Sul fianco sinistro del tempio vi è un elegante portico a colonne e un suggestivo pozzo rinascimentale. All'interno della Chiesa sono visibili affreschi dei secoli XV e XVI secolo attribuiti ad artisti locali e un prezioso ciborio risalente al 1629.

 

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